La Teoria dell’Attacamento e La Base Sicura
LE ORIGINI DELLA TEORIA DELL’ATTACCAMENTO
Nel 1951 Bowlby, sulla scorta degli studi degli anni ’40 e ’50 sugli affetti dell’istituzionalizzazione dei bambini senza famiglia, presenta il suo rapporto intitolato “Maternal Care and Mental Health” creato per la World Health Organization e commissionatogli da Ronald Hargreaves.
Successivamente a questo scritto, e nonostante le numerose critiche, varia altri studiosi analizzarono l’argomento al fine di comprendere gli effetti della carenza di cure materne sullo sviluppo infantile. Tra gli scritti più importanti è fondamentale ricordare quello di Mary Ainsworth del 1962. In questo scritto di Bowlby, che tratta del Legame del Bambino con la Madre, viene criticata la teoria principale secondo cui l’attaccamento si baserebbe unicamente sulla funzione nutrizionale del ruolo materno.
Grazie agli studi di Lorenz (1935) sul seguire manifestato dagli anatroccoli e scollegato dalle funzioni nutrizionali, Bowlby cercò quindi di strutturare una nuova metapsicologia della psicoanalisi basata sull’attaccamento. Le Difficoltà principali furono:
- aver cominciato studiano i traumi infantile e non le psicopatologie adulte;
- utilizzo dell’osservazione infantile e non delle libere associazioni;
- utilizzo di una terminologia distante dalle teorie psicoanalitiche.
Per fare questo egli creò una Teoria dell’Attaccamento, la quale scollegava il concetto di attaccamento da quelli di cibo e di sessualità, secondo cui il comportamento di attaccamento si manifesta in una persona quando essa consegue o mantiene una prossimità con un’altra persona considerata in grado di affrontare il mondo in modo adeguato. La funzione biologico psicologica sarebbe quindi quella di fornire protezione e tale comportamento, più evidente sicuramente nell’infanzia, si manifesterebbe in tutto l’arco della vita del soggetto. La teoria dell’attaccamento ha così permesso di identificare la presenza di una struttura psicologica interna che comprende schemi di rappresentazione del sé e della figura di attaccamento e che può spiegare sia il comportamento di attaccamento generale che l’attaccamento duraturo con figure specifiche.
Alla luce di queste considerazioni poi si possono quindi spiegare anche diversi Fenomeni Clinici:
Angoscia da Separazione: viene vista come suscitata da un aumento del rischio per il soggetto, dovuto al fatto di aver paura di perdere un soggetto che gli fornisce protezione;
Lutto: vari studi attuati sui bambini dimostrarono come vi siano alcune componenti del lutto, inteso come la reazione alla perdita di un soggetto, da considerare normali in quanto presenti anche in soggetti adulti sani (collera, negazione della perdita e ricerca del soggetto perduto). Definire qualisiano i meccanismi del lutto normale ha permesso quindi di definire gli elementi patologici di queste situazioni;
Processi Difensivi: è fondamentale quella che Bowlby definisce esclusione difensiva, la quale permette di interrompere per un certo periodo i processi di attaccamento e gli elementi emotivi coinvolti.
I dati provenienti dalle numerose ricerche indicano quindi che le gli effetti delle esperienze infantili negative sono principalmente di due tipi:
- rendono il soggetto più vulnerabile a esperienze avverse successive;
- aumentano la possibilità che si vada incontro a ulteriori esperienze del genere.
AVER CURA DEI BAMBINI
L’approccio di Bowlby all’analisi del legame tra il bambino e i suoi caregiver primari è di tipo etologico, nel senso che l’attaccamento viene visto come un sistema pre-programmato a livello biologico che si sviluppa progressivamente nei primi mesi di vita al fine di apprendere le strategie di gestione dell’angoscia e del dolore tramite la stretta prossimità con la madre.
Tale ottica serve anche per analizzare e descrivere:
- il sistema di schemi comportamentali caratteristici del genitore;
- le condizioni che fanno attivare e cessare ciascun comportamento;
- come cambiano gli schemi nella crescita del bambino;
- le esperienze che influenzano le modalità di sviluppo;
- gli esiti dello sviluppo.
Vari studi (Klaus e Kennell, 1975; Robson e Kumar, 1980; Schaffer, 1975) hanno dimostrato il ruolo della sintonizzazione madre bambino come elemento cardine dello sviluppo dell’attaccamento e come fattore predittivo dello sviluppo. Sono stati poi gli studi di Main e Weston (1981), basati sull’utilizzo della Strange Situation, a sottolineare che anche il ruolo paterno è fondamentale e che madre e padre possono avere con il bambino stili di attaccamento differenti.
Ruolo fondamentale dei genitori, per Bowlby, è quindi quello di fornire una Base Sicura ai propri figli, permettendogli quindi una progressiva autonomizzazione ma considerando che essi necessitano costantemente del sostegno parentale.
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