Epigenetica Scienza del Futuro
Cos’è l’epigenetica e perché è definita la scienza del futuro
Spesso parlo di test dell’epigenetica, di epigenetica e del suo potenziale in campo medico; ma cos’è questa nuova scienza, agli occhi della maggior parte un po’ surreale, ma fondata su studi scientifici?! Ne avevamo già parlato in un precedente articolo, ma vorrei spiegarvi meglio il metodo utilizzato dal test, che faccio anche nel mio studio. Leggete l’articolo per saperne di più.
Cos’è l’epigenetica?
Se sentiamo la parola “epigenetica” ci viene in mente qualcosa che abbia a che fare con la genetica, in verità, sono due concetti diversi che cercherò di spiegare in modo semplice. L’epigenetica è la scienza che sta evolvendo il modo di vedere il nostro organismo, non considerando soltanto le informazioni fisse, “scritte” nel nostro DNA, ma anche quelle dinamiche, date dall’epigenetica, ovvero dall’esposizione delle nostre cellule nello spazio e nel tempo. Metaforicamente parlando, possiamo pensare al nostro organismo come se fosse una casa; nel costruirla non si può prescindere dal luogo in cui si trova, dal clima a cui è sottoposta e dall’utilizzo che se ne fa.
Il genoma può essere paragonato ad un manuale che al suo interno contiene le istruzioni per costruire le proteine, che andranno a costituire i vari tipi di cellula. Se le informazioni sono uguali per tutte le cellule perché se ne formano diverse? Perché in un manuale si possono leggere tutte le righe, ma anche saltarne una o qualcuna ottenendo informazioni differenti. Quindi se il genoma è il manuale di istruzioni, l’epigenoma è l’insieme dei segnalibri o degli appunti presi dopo aver utilizzato il libro, quindi dopo averlo usato nel tempo e nello spazio. Quindi, l’epigenetica è il modo in cui si legge il codice genetico, è l’insieme delle modificazioni della regolazione dell’espressione genica, che non altera la sequenza del DNA, ma modifica solo il modo in cui le proteine sono espresse, ovvero i mattoncini tramite il quale il nostro organismo riesce a funzionare correttamente.
I meccanismi biochimici tramite i quali il DNA non codificante riesce ad esprimere e silenziare i geni sono tre: l’RNAi (interference), mediate il quale alcuni frammenti di RNA sono in grado di interferire l’espressione genica; il rimodellamento della cromatina attraverso l’acetilazione e la deacetilazione degli istoni; infine, la metilazione del DNA, meccanismo epigenetico principale implicato nel silenziamento dell’espressione genica.
Tecnologia S-Drive
Il test Cell Wellbeing S-Drive, chiamato anche test epigenetico, differisce dai test che analizzano campioni quali sangue, urine, ecc. utilizzati per la diagnosi di sintomi e malattie, poiché utilizza come campione biologico i capelli, facendo una mappatura epigenetica che riflette l’intero sistema, spesso prima che si manifestino i sintomi, perciò il test epigenetico sarà quello che rivoluzionerà la prevenzione, molto più che la diagnosi o la cura di patologie.
Il sistema S-Drive consente la decodifica e la raccolta di informazioni presenti nelle onde dei follicoli tramite una bobina di spettro di frequenza che include un sensore di rilevazione d’onda longitudinale e un circuito di conversione delle informazioni; per cui cosa succede quando si collocano quattro capelli con i follicoli intatti sulla bobina? Il campo biologico del capello disturberà il campo elettromagnetico di induzione, innescando delle alterazioni, che verranno digitalizzate e ci forniranno dei risultati. È proprio in questo tipo di campione che si presentano le indicazioni dei problemi nutrizionali prima di diventare una necessità fisica o una vera e propria carenza. Le informazioni che otteniamo ci avvisano di influssi ambientali passati inosservati e che rischiano di indebolire la capacità dell’organismo di raggiungere il suo pieno potenziale. Cosa è in grado di dirci il test? Se abbiamo carenze vitaminiche, di Sali minerali, di acidi grassi essenziali, di antiossidanti o di amminoacidi essenziali, oppure, se siamo costantemente esposti a tossine, metalli pesanti, radiazioni, se abbiamo un’infezione da batteri, funghi, muffe, virus o se consumiamo abitualmente additivi alimentari o cibi che dovremmo evitare, il test sarà in grado di dircelo e di consigliarci un protocollo di 90 giorni da seguire per “detossificare” l’organismo.
Ecco come un semplice prelievo di capelli può darci delle indicazioni utili per il nostro benessere. È consigliabile, quindi, sottoporsi al test per capire come ciò che noi non siamo in grado di vedere possa influire sul nostro stato di salute.
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