Fibromialgia e Cellfood
La Fibromialgia
La fibromialgia, detta anche sindrome fibromialgica (abbreviazione FM) o sindrome di Atlante, è una sindrome reumatica idiopatica e multifattoriale che causa un leggero aumento della tensione muscolare specie durante l’utilizzo, ed è caratterizzata da dolore muscolare e ai tessuti fibrosi (tendini e legamenti) di tipo cronico – diffuso, fluttuante e migrante – associato a rigidità, astenia (calo di forza con affaticabilità), insonnia o disturbi del sonno, alterazioni della sensibilità (come eccessiva percezione degli stimoli) e calo dei livelli di serotonina[1], con possibili disturbi d’ansia e depressivi in parte dei pazienti.[2]
La sua stessa diagnosi e le caratteristiche cliniche sono state a lungo controverse. La fibromialgia è altresì descritta come forma generalizzata di reumatismo extra-articolare non infiammatorio, ad origine incerta. Non si tratta di un disturbo psichico, anche se lo stress psicofisico e l’ansia possono incidere su di essa, e tuttora alcuni specialisti la vedono come un insieme disparato di sintomi spesso trattati come psicologici, o come gli effetti fisici del disturbo depressivo.
La malattia potrebbe essere riconducibile all’attività lavorativa svolta dal soggetto debilitato,[5] ad una familiarità genetica, a reazioni allergiche o ad un coinvolgimento del sistema immunitario, che abbiano causato un tilt dei maggiori recettori neurologici. La reale eziologia è sconosciuta, ed è considerata perciò una sindrome reumatica non tipica.[6]
Sono assenti evidenti segni di alterazioni ematiche, muscolari, neurologiche e radiografiche; non ci sono aspetti istopatologici sicuri (danni sui tessuti evidenziabili con esami al microscopio) caratteristici.[3] Gli indici di infiammazione corporea risultano nella norma, ma la percezione del dolore, da parte dell’ammalato è moltiplicata. La fibromialgia viene diagnosticata per esclusione di altre patologie (diagnosi differenziale) e successiva palpazione dei tender points.
Prevalentemente interessati dal dolore sono: la colonna vertebrale, le spalle, il cingolo pelvico, braccia, polsi, cosce. Al dolore cronico, che si presenta spesso a intervalli, si associano diversi sintomi, soprattutto disturbi dell’umore e del sonno, nonché astenia, ovvero affaticamento cronico. Inoltre la non-risposta ai comuni antidolorifici, nonché il carattere “migrante” dei dolori, sono peculiari della fibromialgia.
Le possibili cure sono oggetto di continui studi: sono raccomandati un sonno corretto, esercizi regolari e una dieta equilibrata, e sono stati sperimentati anche farmaci.[1]
Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Fibromialgia
Fonte: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18157288
Fonte: http://www.eurodream.net/files/STUDIO%20FIBROMIALGIA.pdf
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